VIONE laboratorio permanente promuove un workshop residenziale gratuito per strutturare alcuni strumenti di comunicazione del progetto, che invita a riflettere sul tema dell’abitare un paese in montagna.

A partire dall’uso transitorio di alcuni spazi del Comune e della Parrocchia, VIONELAB intende sperimentare delle azioni rigenerative su tutto il paese, che si consolidino in nuovi percorsi di sviluppo. Un ‘impresa indubbiamente difficile, a cui è chiamata un’alleanza di soggetti: il Comune di Vione, la Comunità Montana di Valle Camonica, la Parrocchia San Remigio di Vione, l’Associazione degli architetti camuni ArCa e l’Associazione Gruppo Etnografico dell’Alta Valle Camonica “L ZUF”. Numerosi altri soggetti istituzionali, culturali e sociali del territorio e di una più ampia rete alpina hanno deciso di supportare questo percorso con la loro attiva partecipazione. Ciò in piena coerenza con il bando di Fondazione Cariplo “Spazi in trasformazione” che dà il suo contributo finanziario per la realizzazione del progetto, e il suo supporto tecnico attraverso la società Kcity.

Come nasce VIONELAB

Abitare
un paese,
in montagna

Come si può oggi abitare un paese, in montagna? Questa è la domanda che guida tutte le attività di VIONELAB: la risposta però non è univoca e non va in un’unica direzione. Tante sono le possibilità e le opportunità per il territorio montano e in questo senso Vione è un laboratorio in cui sperimentare.

Per abitare un paese bisogna innanzitutto restarci, viverci per un tempo più o meno lungo. Ecco che la sperimentazione di VIONELAB prevede di attivare vari programmi di ospitalità destinati a giovani studenti, soprattutto universitari, e a professionisti che vengono accolti per partecipare a campus, workshop di settore, sessioni formative, incontri tecnici o sedute di team-building. Attraverso questa ospitalità, che si intende diffondere gradualmente nel paese, si vogliono riattivare quegli spazi che sono sottoutilizzati o che sono stati abbandonati nel corso degli anni, coinvolgendo la popolazione stessa.

Attraverso la presenza di gruppi di giovani con i loro docenti, si vogliono far defluire nuove idee nei vicoli del paese, destare la curiosità e il desiderio, innescare consapevolezza che porti a sviluppare nuovi servizi per la comunità, nuove attività economiche, nuove funzioni per gli edifici storici.

Continua così la ricerca di Vione, cominciata a partire dal 2019, su quale direzione dare al proprio futuro.

Abitare un paese, in montagna


Le collaborazioni

La comunità di Vione si apre al dialogo con i giovani e i loro insegnanti provenienti da tante università e istituti di formazione; si apre al confronto con le loro idee e con la loro voglia di cambiamento e di trasformazione. Il calendario delle residenze si infittisce e tesse una trama di nuove relazioni.


Politecnico di Milano

Istituto Europeo di Design di Milano

Accademia di Brera

Università di Brescia

Università di Scienze applicate di Coira (Svizzera)

Succede
a Vionelab




Percorsi
di trasformazione

Con VIONELAB sono già cominciati alcuni percorsi di cambiamento per questo piccolo paese dell’Alta Valle Camonica: si lavora a piccoli passi, per mettere a fuoco bisogni, intenzioni, progetti e risorse.

Si comincia riabitando alcuni spazi un po’ dimenticati, come la Casa Canonica della Parrocchia, che offre la possibilità di ospitare gruppi di 10-12 persone. Grazie alle relazioni con alcune università, accademie e istituti superiori di formazione è possibile cominciare una riflessione sugli spazi pubblici e privati del centro di storico di Vione, per cercare di garantirne la conservazione e la salvaguardia degli elementi essenziali, ma anche per introdurre quelle funzioni in grado di rigenerare le forze vitali del paese: nuovi servizi per la comunità, nuove opportunità per le attività economiche e artigianali.

Il paese si apre alla frequentazione dei giovani, in periodi non turistici, con l’apporto di idee e di energie nuove da canalizzare verso il cambiamento.

Ma questo non basta: si attivano percorsi di progettazione che implicano l’analisi dei bisogni della comunità, lo studio puntuale degli immobili e delle loro caratteristiche, il disegno delle nuove funzioni in un contesto complesso come quello della montagna alpina e dell’Alta Valle Camonica.

Sono 3 le sfide da raccogliere: l’ospitalità, la creazione di nuovi servizi e nuove attività economiche, la definizione di un modello di centro di formazione fatto su misura per Vione e per la montagna Alpina.

Premio “Architettura Minima nelle Alpi” – Award “Minimal Architecture in the Alps”

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Laboratorio di progettazione

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Workshop di restauro

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Campagna di rilievi

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Gli spazi in trasformazione

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